TRADIZIONI da RISCOPIRE E DA CONOSCERE

 Una Tradizione da mantenere…

Alla vigilia dell'Epifania un'antichissima tradizione della nostra terra, che risale alla Chiesa di Aquileia, e poi del Patriarcato di Grado, collega il segno battesimale dell'acqua alla Manifestazione del Signore. Da qui nasce la prassi di benedire l'acqua santa per poi portare a casa. 

Questa tradizione è collegata anche all’antifona nei Vespri dell’Epifania:

 “Tre prodigi celebriamo in questo giorno santo: 

oggi la stella ha guidato i Magi al presepio, 

oggi l'acqua è cambiata in vino alle nozze, 

oggi Cristo è battezzato da Giovanni nel Giordano per la nostra salvezza, alleluia”. 

Sono tutti eventi in cui si è manifestata la gloria di Dio all’uomo straniero, peccatore, affamato, desideroso di salvezza… Nel Battesimo noi siamo inseriti nel progetto di salvezza che si realizza nel Cristo!

Una Tradizione da conoscere

Ogni anno, nei giorni intorno all’Epifania, su alcune porte dei nostri amici austriaci o tedeschi qui a Grado e, soprattutto,  nelle case del Trentino – Alto Adige ed in alcune zone della nostra Regione compaiono delle scritte curiose, molto spesso fatte con il gesso bianco: si tratta di una benedizione della casa. Le lettere C, M e B hanno due significati: sono le iniziali dei nomi tradizionali dei tre Re Magi – Gaspare (Caspar in latino), Melchiorre e Baldassarre – ma sono anche l’abbreviazione delle parole latine Christus mansionem benedicat, cioè “Cristo benedica questa casa”. 

Le + fra le lettere ed i numeri indicano la croce cristiana e sottolineano la sacralità della scritta ed i numeri 20 e 23 rappresentano ovviamente l’anno 2023 appena iniziato.