SANTA RITA

Lunedì prossimo 22 maggio ricorre la festa liturgica di Santa Rita, la Patrona “dei casi impossibili” alla quale molte persone sono devote. Come lo scorso anno, c’è una bella tradizione che ci piace rinnovare durante la S.Messa della sera, alle ore 18.30: la benedizione delle rose.

Ricordiamo che Santa Rita viene raffigurata con le rose perché alla fine dei suoi giorni, malata e costretta a letto, chiede ad una sua cugina, venuta in visita da Roccaporena, di portarle due fichi ed una rosa dall’orto della casa paterna. Siamo in inverno e la cugina l’asseconda, pensandola nel delirio della malattia. Tornata a casa, la giovane parente trova in mezzo alla neve una rosa e due fichi e, stupefatta, subito torna a Cascia per portarli a Rita. Da allora, la rosa è il simbolo ritiano per eccellenza: come la rosa, Rita ha saputo fiorire nonostante le spine che la vita le ha riservato, donando il buon profumo di Cristo e sciogliendo il gelido inverno di tanti cuori. I due fichi, invece, può darsi che rappresentino i suoi figli e la consapevolezza che, malgrado tutto, si sono salvati.