Natale nelle nostre Chiese


Contemplare il Bambino, imparare lo stile di Dio.

La Notte di Natale è un giorno importante per tutta la Comunità di grado e per i tanti ospiti che hanno scelto di celebrare la festa dell’Incarnazione di Dio nell’Isola.

Sia in San Crisogono che in Basilica le Chiese erano gremite di fedeli che, ancora una volta, si sono lasciati avvolgere dal mistero di Dio.

Nella sua omelia don Paolo, innanzitutto, ha ricordato che se “Se siamo qui stanotte è perchè nel cuore c’è un bisogno di qualcosa o meglio di Qualcuno che dia un senso ed uno scopo alla nostra esistenza… “ Il nucleo del pensiero natalizio era un doppio invito… il primo: “dobbiamo impegnarci ad essere umani, ad umanizzare gli ambienti dove viviamo.

In un contesto sociale segnato dall’indifferenza per gli altri, dall’individualismo che mira a realizzare solo se stessi senza preoccuparsi della dignità degli altri… come cristiani diamo il nostro apporto inverso: costruiamo relazioni solidali e generose…” . Il secondo invito è quello di riscoprire l’esame di coscienza personale senza moralismi ma rispondendo a tre semplici domande… Come è andata la giornata? Sono stato vero? Ho fatto quello che potevo fare?

In tutte le celebrazioni si è voluto ricordare i fratelli e le sorelle che vivono questo Natale sotto i bombardamenti e per chi in questo Natale si trova accanto un posto vuoto, per chi è tentato di lasciarsi an­dare, per chi ha rinunciato a lottare: ricorriamo la bellezza di essere Comunità che sorregge ed infonde fiducia.

Al termine della Messa in Basilica, la Comunità si è spostata in porto dove, ufficialmente, è stato inaugurato il presepe in mare, allestito dai Portatori della Madonna.